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Chiusura per ferie

Lo studio sarà chiuso per ferie dal 22 al 31 luglio e dal 6 al 15 agosto.

Sono disponibili appuntamenti a partire dal 16 agosto.
Per prenotare il vostro colloquio potete telefonare al numero 340.5964951, dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 19.00 (ad eccezione dei giorni di chiusura).

Nel frattempo auguro a tutti voi tempo per rilassarvi e ricaricarvi, tempo da dedicare prima di tutto a voi stessi. Ma anche a famiglia, amici, hobby, viaggi… e a tutto ciò che vorrete fare!

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Psicoterapia e detrazione fiscale: ultime novità

Da anni ormai le spese sostenute per la psicoterapia e il supporto psicologico rientrano tra le spese sanitarie e sono, quindi, detraibili al 19% (al netto della franchigia di 129,11 €).

Non occorre una prescrizione del medico di base per sedute di psicoterapia.

Tali spese possono essere portate in detrazione anche se sostenute per familiari fiscalmente a carico. Nel caso dei figli, normalmente la spesa può essere detratta al 50% da un genitore e al 50% dall’altro. Per casi particolari vi invito a rivolgervi al vostro commercialista o CAF.

Negli ultimi tempi ci sono state alcune novità.

Dal 1° gennaio 2020 le spese sanitarie sono detraibili solo se il pagamento è effettuato mediante modalità tracciabile (assegno, bonifico, POS, Satispay).

Dal 1° gennaio 2021 c’è un’ulteriore novità. I sanitari erano tenuti già da alcuni anni a trasmettere le fatture relative a prestazioni cliniche all’Agenzia delle Entrate, tramite Sistema Tessera Sanitaria, ai fini dell’elaborazione del Modello 730 / UNICO precompilato, ma i pazienti avevano facoltà di opporsi per motivi di privacy.

Dal 1° gennaio 2021 (ai sensi del Decreto del M.E.F. 19/10/2020, art. 2, comma 2, sez. c), rimane la facoltà dell’interessato a opporsi, ma cambiano i dettagli pratici: il professionista è obbligato comunque a trasmettere i dati, ma in forma anonima, senza il codice fiscale dell’interessato, la cui privacy rimane quindi tutelata.

#RestiamoACasa | Episodio 10 | Non condividiamo bufale

Lo so, non è l’articolo che vi aspettavate. Io stessa avevo iniziato questa rubrica con l’obiettivo di aiutarvi a organizzare al meglio il vostro tempo, sfruttandolo per sperimentare nuove attività piacevoli e utili.  

Nelle ultime due settimane però sono stata letteralmente inondata via WhatsApp e Facebook di messaggi contenenti bufale allarmistiche e complottistiche, per lo più a tema coronavirus, e quindi ho deciso di scrivere qualcosa a riguardo. Il fenomeno delle fake news, infatti, non è un qualcosa di distante dal nostro benessere psicologico, e più avanti vi spiegherò il perché.

Ogni volta che ricevevo uno di questi messaggi, ricercavo le parole chiave su Google e immediatamente trovavo un articolo di Butac o di Bufale.net che aveva già provveduto a sbufalare la “news”. Lo inoltravo quindi a chi mi aveva mandato la bufala, e scrivevo anche un post in merito su Facebook.

Perché non lasciavo semplicemente perdere e cancellavo il messaggio? Perché condividere fake news è una pratica pericolosa, per varie ragioni:

  • Genera allarme, in un periodo in cui nessuno ha bisogno di ansia aggiuntiva.
  • Spesso queste fake news lasciano a intendere che qualcuno (Scienziati? Governi?) sappia cose che non ci vuole dire. Questo genera sfiducia nella scienza e nelle istituzioni.
  • Disinforma, e contribuisce a minare lo spirito critico proprio e altrui.
  • Su Facebook, più volte condividete un contenuto, più gli algoritmi del social tenderanno a ripresentarlo ad altre persone.

Ecco alcuni dei contenuti che mi sono arrivati in questi giorni – i link ovviamente non sono alla fake news ma al sito dove trovate i fact checking:

E per finire, due bufale evergreen, che non hanno nulla a che vedere col coronavirus:

  • La “nuova” regola di Facebook sulla privacy (che gira da anni)
  • Un’altra bufala a tema privacy, che gira su WhatsApp:
    Da domani, nuove regole di comunicazione: Tutte le conversazioni verranno registrate. Vengono registrati tutti i registri delle chiamate telefoniche. Tutti i messaggi e le chiamate di WhatsApp vengono registrati. Monitoraggio di Twitter. Monitoraggio di Facebook.” E via dicendo.
    Per dare a vedere che la catena è molto seria, segue questo link: https://www.agi.it/politica/news/2020-02-28/intercettazioni-legge-novita-7247955/
    Se qualcuno si premurasse di aprirlo prima di inoltrarlo, potrebbe leggere:
    Caro lettore, se sei arrivato fin qui seguendo un messaggio allarmistico, devi sapere che questo articolo non ha alcun collegamento con quanto hai letto poco prima. Questo è un servizio di cronaca politica del 28 febbraio scorso che riporta correttamente quanto deciso dal Parlamento italiano in materia di intercettazioni. Questo articolo è vero, quello che hai letto prima è falso.

Mi raccomando, se vi arrivano questi o simili contenuti, non li fate girare. In questo periodo mediamente la gente passa più tempo sui social, e prova più del solito emozioni come paura, ansia, impotenza, rabbia, che sono terreno fertile per queste fake news. Le fake news a loro volta aumentano proprio ansia, senso di insicurezza e tutte le emozioni negative di cui sopra. Se ricevete questi messaggi, interrompete questo circolo vizioso compiendo queste semplici azioni: cercate le parole chiave su Google – cosa che vi tranquillizzerà immediatamente – e poi inviate ai vostri amici il link all’articolo  di fact checking, con calma, senza inveire, ma spiegando serenamente cosa avete trovato online.

Se volete escludere alcuni contenuti a priori, Butac ha creato da tempo (e continuamente aggiorna) una “Black List”, elenco di siti di disinformazione, pseudogiornalismo, complottismo, pseudoscienza e pseudomedicina: se un contenuto viene da lì, non va condiviso.

Mi raccomando, non perdiamo la lucidità.

 

(Image by Wokandapix from Pixabay)

 

Natale & Feste: Istruzioni per l’uso

Anche quest’anno, come ogni anno, mentre noi facciamo il conto alla rovescia per l’inizio delle ferie, pensiamo agli ultimi regali e organizziamo le cene per scambiarci gli auguri con amici e colleghi, i media hanno ricominciato a parlare di “Sindrome Natalizia”.

Vorreste sapere che cos’è e come si combatte? Beh, iniziamo a dire che…

LA SINDROME NATALIZIA NON ESISTE

L’abuso della parola continua, ma ribadiamolo: non stiamo parlando di una patologia, bensì di un insieme di disturbi (ansia, problemi gastrointestinali e psicosomatici) che tendono a presentarsi normalmente nelle occasioni di stress, e spesso le Feste sono proprio un’occasione di stress.

Cerchiamo quindi di vedere le cause di stress più comuni in questo periodo per prepararci ad affrontarle al meglio!

IL TRAFFICO

Nonostante l’avvento dell’e-commerce, che ha eliminato molti lunghi giri nei centri commerciali alla ricerca del dono perfetto, qualcuno deve pur consegnarceli, i pacchi che ordiniamo, e quindi il traffico nelle strade non è certo diminuito, come ho raccontato in un recente post sul Black Friday.

Se ci troviamo congestionati nel traffico, “prenderla con filosofia” è sempre la soluzione. Mettiamoci il cuore in pace: in questo periodo il tempo per i nostri abituali spostamenti aumenterà, e anche quello per trovare parcheggio. Usciamo di casa prima e cerchiamo di non arrabbiarci: la rabbia non cambierebbe certo la situazione del traffico, farebbe solo del male a noi stessi: irritabilità, malumore e tensioni muscolari ci farebbero arrivare in ufficio già stanchi, o al centro commerciale arrabbiati e per nulla predisposti a cercare regali.

I REGALI

La ricerca del dono perfetto rischia di diventare un vero e proprio tormento. I negozi sono sempre affollatissimi, noi abbiamo poco tempo, dobbiamo assolutamente portare a termine un certo numero di acquisti entro la vigilia, fuori fa un freddo polare e nei negozi fa sempre troppo caldo, nei centri commerciali il rumore è insopportabile… Ma… il dono non dovrebbe essere un’occasione di gioia?

Anche se l’e-commerce ha ridimensionato questo scenario apocalittico, vorrei offrirvi un’idea per un regalo diverso dal solito, che sicuramente ci richiederà meno stress e sarà più apprezzato. Regaliamo del tempo da trascorrere con noi. È un qualcosa che va ancora oltre il regalare un’esperienza – concerto, cena o viaggio che sia. Si tratta di prendersi il tempo per vivere quell’esperienza insieme. In un’epoca in cui tutti abbiamo troppo di tutto, prenderci del tempo per fermarci e passare una serata insieme a un amico, facendo qualcosa che magari normalmente non ci permetteremmo, nel senso che ci sembrerebbe un lusso passare quel tempo a non lavorare né in ufficio né in casa, può essere un atto rivoluzionario. Un dono per l’altro e anche per noi.

C’è anche un’altra ragione, però, che può trasformare il rito dei regali in uno stress. Vogliamo veramente farli o ci sentiamo obbligati? È essenziale cercare di capire chi veramente ci sta a cuore e che tipo di dono vogliamo fare, senza sentirci costretti a dimostrare nulla, senza temere il giudizio altrui. Difficile? Migliorare questo lato di noi può essere il nostro buon proposito per l’anno nuovo! Iniziamo a inserirlo nella nostra to-be list

LE RIMPATRIATE IN FAMIGLIA

Il Natale è spesso sinonimo di grandi tavolate che riuniscono più generazioni. Alcuni adorano questa situazione, mentre altri non la sopportano: visite obbligate, sorrisi di circostanza, generosità forzata.

Quindi, che fare? Innanzitutto ricordare che la famiglia perfetta non esiste: i momenti di tensione, quando si passa tanto tempo insieme, sono normali. Possono riaffiorare invidie, gelosie, ricordi legati al passato. E difficilmente le dinamiche familiari che causano queste tensioni si possono modificare proprio durante le festività. Quindi, anche qui, non resta che “prenderla con filosofia”. Certo, non dobbiamo abbassare la testa e mandar giù ogni scorrettezza e ogni battutina fuori luogo, ma è giusto che ci sentiamo in diritto di far notare con garbo e tranquillità cosa non ci va. Certo, la capacità di discutere in maniera costruttiva e assertiva è una dote che va coltivata: anche questo potrebbe essere un buon proposito per l’anno nuovo!

Un consiglio per gli addetti ai fornelli: se ospitate tutti i parenti a casa vostra, evitate di strafare. È chiaro che vogliate fare bella figura, ma non rovinatevi la festa per questo. Piuttosto, dedicate i giorni precedenti all'”invasione” a studiare il menù: piatti semplici che possono essere facilmente riscaldati senza perdere sapore, oppure i classici “lo metto in forno e me lo dimentico”. Altrimenti rischierete di organizzare una serata impeccabile, che però non vi godrete affatto.

PRANZI, CENE, MERENDE, APERITIVI…

Sono uno stress? Per alcuni sì. Sicuramente, lo sono per il nostro corpo. Un detto recita “non si ingrassa tra Natale e Capodanno, ma tra Capodanno e Natale”: vale a dire che non è una settimana di stravizi a rovinare la nostra linea, bensì il comportamento alimentare abituale che abbiamo nel corso di tutto l’anno. Ciò è senza dubbio vero, ma bisogna comunque prestare attenzione a non esagerare.

Inoltre, nei momenti di nervosismo c’è chi tende a buttarsi sul cibo. Cercate di osservare il vostro comportamento e di capire se avete  veramente fame o se, per esempio, vi siete attaccati al buffet per sfuggire al clima che si sta creando in casa. In questo caso, provate a trovate una soluzione alternativa. Per esempio, potreste proporre un gioco di società che stemperi le tensioni.

Infine ricordate: se decidete di concedervi qualche “peccato di gola”, “peccate con gioia”! Non c’è nulla di peggio che provare un senso di colpa per quanto si è mangiato.

L’ALLEGRIA OBBLIGATA 

Il Natale arriva per tutti, anche per chi è triste: talvolta capita di esserlo, ed è assolutamente normale, anche se il nostro modello culturale ci vuole sempre in forma, curati, dinamici, ottimisti, e quasi esclude la possibilità di provare tristezza, soprattutto a Natale. In un periodo dell’anno in cui si vede tanta gioia per le strade, chi è triste può sentirsi ancora più diverso, più isolato. Immaginate cosa possa voler dire per chi soffre di depressione.

Se siete in questa situazione, coglietela come un’opportunità di riflessione: chi vi garantisce che tutta la gioia che vedete in giro sia autentica? Magari chi corre freneticamente da un negozio all’altro, chi passa giornate intere a cucinare, o è sballottato tra un pranzo coi colleghi e uno coi parenti, in realtà si sente a sua volta stressato, triste, e magari solo, “condannato” ad apparire felice. Per sentirsi soli infatti non è necessario esserlo realmente. Si può essere circondati da persone senza tuttavia sentirsi compresi, accettati, capiti.

Potreste parlare di questo malessere con una persona di fiducia, e chiederle di trascorrere con voi un Natale diverso dal solito, senza la gabbia delle convenzioni sociali: per esempio, perché non mangiare un panino in un fast-food e poi andare al cinema, se è questo che vi fa piacere?

Sperando di avervi dato qualche spunto utile, vi ricordo, come sempre, che se avete idee e commenti potete lasciarmeli qui o sulla mia pagina Facebook.

Dopo questo articolo mi prenderò qualche settimana di pausa, il blog tornerà attivo a gennaio. Intanto auguro a tutti, di tutto cuore, serene festività! A presto!

(Photo via Daily Mail)

10 ottobre 2019: Giornata Nazionale della Psicologia

Il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP) promuove ogni anno, nella giornata del 10 ottobre, la Giornata Nazionale della Psicologia, in concomitanza con la Giornata Mondiale della Salute Mentale.

Anche per il 2019 sono previste iniziative su tutto il territorio nazionale, nel periodo dal 7 al 15 ottobre. Quest’anno il tema sarà “Psicologia e Diritti Universali”. Qui trovate il calendario completo degli eventi.

Agli incontri sul territorio si affianca come sempre l’iniziativa “Studi Aperti”, alla quale aderisco anche io offrendo un primo colloquio gratuito per tutta la settimana, dal 7 al 12 ottobre. Che abbiate problemi di natura clinica, per i quali state già pensando di intraprendere una psicoterapia, o che siate semplicemente curiosi di scoprire cosa la psicologia può fare per promuovere il benessere e prevenire il disagio… questo è il momento adatto!

Per usufruire del colloquio, è necessario prenotare telefonicamente al 340.5964951, dal lunedì al sabato, dalle 10.00 alle 19.00, specificando che aderite alla Giornata.

E se non siete a Torino, a questo link trovate gli studi aperti in tutte le Regioni d’Italia.

Alzheimer Caffè Torino: appuntamenti 2019-2020

Il 30 settembre prenderà il via l’Edizione 2019-20 dell’Alzheimer Caffè Torino presso Cascina Roccafranca (Via Rubino 45), il lunedì dalle 15.00 alle 17.30.

L’Alzheimer Caffè è un luogo di incontro per i familiari dei malati di Alzheimer, dove trascorrere qualche ora in compagnia, condividere esperienze, pensieri ed emozioni, e incontrare esperti del settore (psicologi, geriatri, infermieri).

Possono partecipare anche le perone malate, che verranno intrattenute dai volontari dell’Associazione con giochi ed esercizi di stimolazione cognitiva.

Il progetto è promosso dall’Associazione A.S.V.A.D., che dal 1990 svolge la sua attività a sostegno di persone in difficoltà ed in particolare delle famiglie dei malati di Alzheimer, in collaborazione con psicologi e altri professionisti.

Ecco il Calendario degli incontri:

30 settembre – Incontro di accoglienza
14 ottobre
28 ottobre
11 novembre
25 novembre
11 dicembre – Festa di Natale
13 gennaio
27 gennaio
10 febbraio
24 febbraio
9 marzo
23 marzo
6 aprile
20 aprile
11 maggio
25 maggio
15 giugno – Festa d’estate

Per maggiori informazioni potete visionare il volantino.

Settembre, andiamo. È tempo di…

… programmare le novità di ottobre! E quindi passo senza indugio e con molto entusiasmo a illustrarvi le mie iniziative, che avranno tutte luogo nel mio studio tranne la prima.

5 – 6 ottobre
h. 09.15 – 19.30
CONSULENZA PSICOLOGICA GRATUITA IN FARMACIA

Sono lieta di offrire due giornate di consulenza gratuita presso la Farmacia Althea di Via Gorizia 133, Torino, con cui collaboro da anni.

Potrete prenotare il vostro colloquio gratuito di 50 minuti telefonando direttamente alla Farmacia, al numero 011.352084.

Qui potete trovare maggiori informazioni.

8 ottobre
h. 20.30 – 22.00
SERATA INFORMATIVA GRATUITA SUL TRAINING AUTOGENO

In autunno la natura ci suggerisce di rallentare i nostri ritmi, mentre la ripresa di tutte le nostre attività, lavorative e non, ci sollecita in senso contrario.

Durante la serata scopriremo come il Training Autogeno possa aiutare il rilassamento profondo, il recupero delle energie, la distensione muscolare e l’aumento della concentrazione.

Verrà proposto un momento di pratica per saggiare direttamente i benefici della tecnica. Si consiglia perciò un abbigliamento comodo.

L’incontro è aperto a tutti e consigliato in particolare a chi desidera iniziare un corso di Training Autogeno ma non vuole iscriversi “a scatola chiusa”.

I posti sono limitati: è necessaria l’iscrizione, contattandomi al 340.59649651 o compilando questo form.

Se volete invitare i vostri amici, potete condividere l’evento Facebook.

10 ottobre
GIORNATA NAZIONALE DELLA PSICOLOGIA

Anche quest’anno il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi si prepara a celebrare questa Giornata, evento patrocinato dal Ministero della Salute, in concomitanza con la Giornata Mondiale della Salute Mentale.

Il tema del 2018 è “Ascoltarsi e Ascoltare, la persona al centro della propria vita”.

Io aderisco alla Giornata offrendo un primo colloquio gratuito per tutta la settimana, dall’8 al 13 ottobre. Per usufruirne, è necessario prenotare telefonicamente al 340.5964951 specificando che aderite alla Giornata.

Qui a breve troverete il calendario completo degli eventi organizzati in tutta Italia.

15 ottobre
h. 20.30 – 22.00
SERATA INFORMATIVA GRATUITA SUL TRAUMA

La parola “trauma” viene spesso utilizzata a sproposito. A volte con eccessiva facilità (per esempio si cerca di tutelare i bambini da qualsiasi esperienza che potrebbe implicare un fallimento perché potrebbe “traumatizzarli”), altre volte invece si minimizzano esperienze realmente molto disturbanti, liquidandole come eventi che bene o male capitano a tutti (per esempio bullismo a scuola, mobbing sul lavoro, lutti, perdita di una gravidanza).

In questo incontro si farà chiarezza su cosa la psicologia intende per “trauma”, e su quando è utile e necessario intervenire.

L’incontro è aperto a tutti coloro che desiderano informazioni sulla tematica. Può essere utile anche a chi desidera iniziare una psicoterapia, ma è puramente informativo e non costituisce un colloquio clinico.

I posti sono limitati: è necessaria l’iscrizione, contattandomi al 340.59649651 o compilando questo form.

Se volete invitare i vostri amici, potete condividere l’evento Facebook.

ADESIONE A PSICOTERAPIA APERTA

A partire da settembre 2018, aderisco con grande gioia a Psicoterapia Aperta, una rete di psicoterapeuti che dà la possibilità a chi ha difficoltà economiche di accedere a una terapia a tariffa agevolata, con lo stesso trattamento (durata oraria, frequenza, setting e metodologia) riservato ai pazienti a tariffa piena.

Il servizio si rivolge alle famiglie in difficoltà economica, ai giovani senza lavoro o con lavori precari, ai cittadini disoccupati o con problematiche invalidanti, alle persone comuni che non sostengono il costo della vita.

Qui trovate la mia scheda sul portale e il modulo per contattarmi.

Ho sempre lavorato per sensibilizzare le persone sul ruolo che lo psicologo svolge per il benessere della società, nella direzione di rendere la professione più accessibile.

Questo calendario così ricco, perciò, per me è motivo d’orgoglio.

Spero che prossimamente avrò occasione di conoscervi dal vivo!

 

(Photo by Chris Lawton on Unsplash)

Cosa diresti al te stesso bambino? Caparezza risponde con “Una chiave”

È da un po’ (per usare un eufemismo) che non condivido una canzone su questo blog.

Tante volte mi imbatto in pezzi straordinari, e spesso mi trovo a citarli quando lavoro con i miei pazienti.

Altre volte sono proprio i pazienti che mi parlano attraverso le canzoni a loro care. “Ha presente quella canzone che fa…?” “Mi sento proprio come dice…”

Ma raramente ho poi il tempo di parlarne in un post! Oggi il tempo lo trovo, perché questa canzone ha davvero un messaggio forte e importante.

Dopo che con un paziente abbiamo rielaborato un’esperienza dell’infanzia, o dell’adolescenza, chiedo sempre: “Cosa direbbe al se stesso di allora?”

Caparezza se l’è domandato da solo, e ne ha fatto uno splendido brano. A quanti di noi sono comuni le sensazioni di imbarazzo, la poca autostima, la paura del giudizio? E voi, cosa direste al voi stesso ragazzino?

 

 

Ti riconosco dai capelli, crespi come cipressi
Da come cammini, come ti vesti
Dagli occhi spalancati come i libri di fumetti che leggi
Da come pensi che hai più difetti che pregi
Dall’invisibile che indossi tutte le mattine
Dagli incisivi con cui mordi tutte le matite
Le spalle curve per il peso delle aspettative
Come le portassi nelle buste della spesa all’Iper
E dalla timidezza che non ti nasconde
Perché hai il velo corto da come diventi rosso
E ti ripari dall’imbarazzo che sta piovendo addosso
Con un sorriso che allarghi come un ombrello rotto
Potessi abbattere lo schermo degli anni
Ti donerei l’inconsistenza dello scherno degli altri
So che siamo tanto presenti quanto distanti
So bene come ti senti e so quanto ti sbagli, credimi

No! Non è vero!
Che non sei capace, che non c’è una chiave
No! Non è vero!
Che non sei capace, che non c’è una chiave

Sguardo basso, cerchi il motivo per un altro passo
Ma dietro c’è l’uncino e davanti lo squalo bianco
E ti fai solitario quando tutti fanno branco
Ti senti libero ma intanto ti stai ancorando
Tutti bardati, cavalli da condottieri
Tu maglioni slabbrati, pacchiani, ben poco seri
Sei nato nel mezzogiorno però purtroppo vedi
Solo neve e freddo tutto intorno come un uomo yeti

La vita è un cinema tanto che taci
Le tue bottiglie non hanno messaggi
Chi dice che il mondo è meraviglioso
Non ha visto quello che ti stai creando per restarci
Rimani zitto, niente pareri
Il tuo soffitto: stelle e pianeti
A capofitto nel tuo limbo in preda ai pensieri
Procedi nel tuo labirinto senza pareti

No! Non è vero!
Che non sei capace, che non c’è una chiave
No! Non è vero!
Che non sei capace, che non c’è una chiave

Noi siamo tali e quali
Facciamo viaggi astrali con i crani tra le mani
Abbiamo planetari tra le ossa parietali
Siamo la stessa cosa, mica siamo imparentati
Ci separano solo i calendari, vai!
Tallone sinistro verso l’interno
Caronte diritto verso l’inferno
Lunghe corse, unghie morse, lune storte
Qualche notte svanita in un sonno incerto
Poi l’incendio

Potessi apparirti come uno spettro lo farei adesso
Ma ti spaventerei perché sarei lo spettro di me stesso
E mi diresti “guarda, tutto a posto
Da quel che vedo invece, tu l’opposto”
Sono sopravvissuto al bosco ed ho battuto l’orco
Lasciami stare, fa’ uno sforzo, e prenditi il cosmo
E non aver paura che

No! Non è vero!
Che non sei capace, che non c’è una chiave
No! Non è vero!
Che non sei capace, che non c’è una chiave
Una chiave! Una chiave!
Una chiave! Una chiave!

10 ottobre: Giornata Nazionale della Psicologia

Il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP) promuove ogni anno, nella giornata del 10 ottobre, la campagna di sensibilizzazione denominata Giornata Nazionale della Psicologia, in concomitanza con la Giornata Mondiale della Salute Mentale.

In quella giornata, gli psicologi di tutta Italia saranno impegnati, a titolo del tutto volontario, in eventi ed iniziative per sensibilizzare la popolazione sul ruolo chiave che la professione di psicologo svolge per il benessere della società.

Io personalmente aderisco alla Giornata offrendo un primo colloquio gratuito per tutta la settimana, dal 9 al 14 ottobre. Che abbiate problemi di natura clinica, per i quali state già pensando di intraprendere una psicoterapia, o che siate semplicemente curiosi di scoprire cosa la psicologia può fare per promuovere il benessere e prevenire il disagio… questo è il momento adatto!

Per usufruire del colloquio, è necessario prenotare telefonicamente al 340.5964951, dal lunedì al sabato, dalle 10.00 alle 19.00.

E nel resto d’Italia?

Qui trovate il calendario completo degli eventi, e qui gli studi aperti in tutte le Regioni d’Italia.

Vi auguro una settimana all’insegna del benessere!

Quattro chiacchiere con lo psicologo all’Evergreen Fest

Per il secondo anno, l’Associazione Tedacà organizza l’Evergreen Fest al Parco della Tesoriera. Un’occasione per vivere la città, veder crescere il proprio senso di comunità e… perché no? Godersi il parco, il fresco e divertirsi!

Laboratori per bambini e adulti, corsi di ballo, incontri con le associazioni del territorio, uno spettacolo diverso ogni sera… e da quest’anno una grande novità! L’angolo “Quattro chiacchiere con lo psicologo”!

Questo il calendario degli incontri, due dei quali saranno tenuti da me:

Domenica 18 giugno Dr. Anna Laura Sforza La genitorialità
Giovedì 22 giugno Dr. Federica Festa Bullismo e cyberbullismo
Mercoledì 28 giugno Dr. Paolo Fiore L’uso delle nuove tecnologie
Giovedì 6 luglio Dr. Federica Festa Psicologia e omosessualità
Giovedì 13 luglio Dr. Elisa Mancini L’adolescenza
Giovedì 20 luglio Dr. Marco Formichella La residenzialità psichiatrica

Tutti gli incontri iniziano alle 20.30.

Temete di dimenticarvelo? Non preoccupatevi, ve lo ricorderò, seguitemi su Facebook.

E per il programma completo dell’Evergreen Fest 2017, date un’occhiata qui: yoga, pilates, inglese per bimbi, pizzica, tango, lindy hop, presentazioni di libri, proiezioni di cortometraggi, teatro circense, concerti pop, rock e revival… tutto completamente gratuito!