«Ai miei tempi, la musica era diversa…»

Quante volte lo avete detto?
Che voi abbiate 30, 40, o 80 anni non importa. La ricerca lo conferma: il legame con la musica che ascoltiamo in adolescenza è più forte di quello che instaureremo mai con qualsiasi altra hit.

Secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’Istituto Neurologico di Montréal (Canada), pubblicato sulla rivista «Nature Neuroscience», ascoltare le nostre canzoni preferite stimola le zone del cervello coinvolte nella produzione di dopamina, serotonina e ossitocina, neurotrasmettitori che si traducono in una sensazione soggettiva di piacere. Fin qui nulla di strano: più una cosa ci piace, più farla ci fa sentire bene.

Ma perché le canzoni legate a quel periodo di vita, e ai suoi momenti belli e brutti, restano quelle che ascoltiamo più volentieri?
Perché sono entrate nella nostra vita nel periodo (tra i 12 e i 22 anni) in cui stava avvenendo lo sviluppo più consistente del nostro cervello. Nello specifico, era il sistema limbico, centro dell’elaborazione delle emozioni e delle sensazioni di piacere e ricompensa, a essere particolarmente sensibile.

In quegli anni, inoltre, si andava formando la nostra personalità, e tutto ci sembrava tremendamente importante: l’aspetto fisico, i voti a scuola, i risultati nello sport, le figuracce con gli amici, le prime cotte… e la musica non faceva eccezione: d’altronde, come dare torto ai noi stessi di 15 anni? La musica è la colonna sonora del film della nostra vita, di cui avevamo appena scoperto di poter essere i registi!

Chiudo regalandovi una della canzoni della mia adolescenza…

Quali sono state le vostre?

10 settembre 2014 – 50 anni di Telefono Amico

Un giorno particolare, il 10 settembre, e un anno speciale, il 2014.
In quel giorno infatti ricorre la Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio, e nel 2014 l’Associazione Telefono Amico Italia compie 50 anni. Mezzo secolo di attività sul fronte del contrasto alla solitudine e dell’ascolto di quanti vivono momenti di disagio e difficoltà.

In occasione di questo importante traguardo, l’Associazione organizza una Tavola Rotonda per riflettere, con l’aiuto di esperti, sul tema della prevenzione al suicidio da un punto di vista sociale.
L’appuntamento è il 10 settembre alle ore 18.00, presso lo Spazio Incontri della Regione Piemonte, in corso Stati Uniti 23 a Torino.
L’obiettivo è sensibilizzare sull’importanza della prevenzione, delle relazioni amicali e del contributo che ciascuno può dare nel relazionarsi con gli altri.
Sono stati invitati a confrontarsi Raffaella Vitale, Direzione regionale politiche sociali e politiche per la famiglia, Paolo Griseri, giornalista di Repubblica, Alessandro Meluzzi, psicologo, narratore e docente universitario, Roberto Cardaci, sociologo, e Pierluigi Dovis, Direttore della Caritas regionale.

L’incontro rientra nel Progetto “1964-2014. A friend for life”, ampia serie di iniziative realizzate da Telefono Amico in occasione del cinquantenario, che si concluderanno il 22 dicembre di quest’anno. Un percorso fatto di incontri, stand in piazza e molto altro per promuovere la cultura dell’ascolto e coinvolgere il pubblico nell’instancabile attività dei volontari, che in questo mezzo secolo hanno risposto ad oltre 1.500.000 telefonate.

Per approfondimenti sul progetto cliccate qui.
Per il calendario completo degli appuntamenti cliccate qui.

Potete seguire Telefono Amico su FacebookTwitter, e YouTube.

Servizio Emergenza Anziani: la solidarietà non va in vacanza

La vecchiaia può essere un peso solo per chi è solo, mentre è una stagione da vivere per chi è sostenuto e incoraggiato.
Il S.E.A., Servizio Emergenza Anziani, aiuta l’anziano a vivere con serenità e con speranza i suoi “tanti anni”.
Non possiamo aggiungere anni alla tua vita, vogliamo aggiungere vita ai tuoi anni”, è lo slogan dell’Associazione, che opera nella Città di Torino, nelle circoscrizioni 1, 4, 8, 9 e 10 e offre i seguenti servizi gratuiti:

  • sportello di orientamento ai servizi, per agevolare la loro fruizione e il disbrigo di varie pratiche;
  • acquisto viveri, medicinali, accompagnamento per la spesa, per pratiche presso uffici, per ritiro pensione;
  • accompagnamento in auto per visite mediche e terapie presso ambulatori ed ospedali;
  • raccordo domicilio-ospedale dopo le dimissioni, con accompagnamento in auto ed affiancamento in ospedale;
  • visite di compagnia e accompagnamento per passeggiate e per momenti di svago;
  • pronto farmaco festivo, con consegna urgente di medicinali;
  • animazione: con incontri e gite per promuovere la socializzazione, per vincere la solitudine e l’isolamento.

Il S.E.A. è alla ricerca di volontari anche solo per il periodo estivo, per non mandare in vacanza la solidarietà.

Per saperne di più potete:

  • telefonare allo 011.4366013 – numero verde 800.812.068.
  • presentarvi presso la sede di via Cassini 14 lunedì, mercoledì e venerdì dalle 15.00 alle 18.00; martedì, giovedì e sabato dalle 09.00 alle 12.00.
  • scrivere a: seanziani.torino@gmail.com.

 

 

(Photo credit: Darkest on GoodFon)

Resilienze 2.0

L’Appartamento Padronale di Palazzo Saluzzo Paesana (Via della Consolata 1bis, Torino) ospita fino al 19 settembre la mostra collettiva di arte contemporanea “RESILIENZE 2.0“, co-curata da Luciana Littizzetto e Caterina Fossati.
Perché parlarne in un blog di psicologia? Leggete le parole delle curatrici…

Da quello che si legge, si vede, si ascolta in giro, c’è un generale senso di non futuro. Anzi. Non si tratta neanche più di senso ma di profonda convinzione che nulla possa veramente cambiare. Che il passato è stato, il presente non soddisfa e il futuro latita. Questo si respira anche nel mondo dell’arte dove pochi sono i segnali di modernità e di ricerca e molti quelli di stasi. Le opere “stanno” come in un lunghissimo fermo immagine. Quasi che non ci fosse più voglia e soprattutto tempo per inventare, cambiare, rinnovare, essere di nuovo.
La nostra intenzione è proprio questa. Stimolare i giovani artisti a ripartire. A trovare il senso. A indagare la possibilità, a declinare di nuovo una qualche forma di futuro.
Il domani c’è. C’è per forza. Tocca solo esercitare di nuovo gli occhi a vederlo. Non sono le energie che mancano, manca il coraggio. Il fiato per andare. Per ritrovare un senso. Ciascuno il proprio. Non è detto che tutti debbano andare nella stessa direzione ed è proprio questo il bello. Dare di nuovo forma ai pensieri buoni. E poi non avere paura di sbagliare. I problemi non si risolvono: si superano. Questo è il segreto. Provare a scavalcare il presente e ridare un senso al futuro.
Abbiamo allora chiesto a 10 artisti di aiutarci a vedere di nuovo lontano, eliminando le nostre fottute cataratte e di ricominciare a indagare il possibile e i segnali di rinascita.

La mostra, l’avrete capito, si ispira proprio al concetto di “resilienza”, che in psicologia definisce la capacità di far fronte agli eventi traumatici, di riorganizzare la propria vita dinanzi alle difficoltà. È la capacità di ricostruirsi restando sensibili alle opportunità positive che la vita offre.

Se volete un piccolo assaggio…

La mostra è visitabile dal martedì alla domenica dalle 15 alle 19, o su appuntamento. Vi è inoltre la possibilità di organizzare eventi e visite esclusive oltre il normale orario di mostra. Contatti: 347 0103021, eventi@palazzosaluzzopaesana.it.

Maggiori informazioni sono disponibili a questo link.

Di.A.Psi: Week-end da Sbandolo estivi!

La Di.A.Psi. Piemonte (Difesa Ammalati Psichici), è un’associazione di volontariato apartitica e senza fini di lucro, composta da familiari e volontari, con sedi in varie città di Piemonte, Valle d’Aosta, Marche e Lazio.

È sorta a Torino nel 1988 ad opera di alcuni familiari di persone con problemi psichici – in particolare schizofrenia – che si trovavano sole a dover affrontare problemi per loro insostenibili e che non trovavano nel servizio pubblico risposte adeguate.

Le finalità dell’Associazione sono pertanto: promuovere le condizioni necessarie per un’idonea assistenza e cura di chi soffre di questo tipo di problemi, ottenere un’adeguata disciplina giuridica, promuovere la ricerca scientifica e divulgare informazioni corrette, dare sostegno e aiuto concreto alle famiglie facilitando anche i rapporti con le Istituzioni pubbliche.

Collaborando con l’Associazione Il Bandolo onlus, la Di.A.Psi organizza diversi momenti aggregativi per i malati e i loro familiari, i “Week-end da Sbandolo”. Questi sono gli appuntamenti estivi:

Sabato 5 luglio 2014
*Loano*
Sulle spiagge della Liguria per rilassarsi, abbronzarsi e divertirsi al mare. Pranzo al sacco.
Partenza ore 7,30 C.so Stati Uniti angolo Via San Secondo.
euro 5,00 per gli assistiti
euro 10,00 per gli utenti
Prenotazioni entro le ore 12,00 del 4 luglio.

Domenica 6 luglio 2014
*Ballo*
Pomeriggio in pista, fra musica, balli e canti.
Ritrovo ore 15,15 in C.so Massimo D’Azeglio 9.
euro 2,00 per gli assistiti
euro 4,00 per gli utenti
inclusa una consumazione
Prenotazioni entro le ore 12,00 del 4 luglio.

Sabato 12 luglio 2014
*Preraffaelliti: l’utopia della bellezza*
Oltre 70 capolavori della Confraternita dei Preraffaelliti arrivano, dopo un tour mondiale, a Torino, prima di rientrare alla Tate Britain di Londra che li custodisce in un’ala dedicata e da cui non usciranno per molti anni. Visitiamo la mostra con l’ausilio di una guida.
Ritrovo ore 15,30 in Piazza San Giovanni 2, davanti a Palazzo Chiablese.
euro 2,00 per gli assistiti
euro 4,00 per gli utenti
Prenotazioni entro le ore 12,00 dell’11 luglio.

Sabato 12 luglio 2014
*Loano*
Sulle spiagge della Liguria per rilassarsi, abbronzarsi e divertirsi! Pranzo al sacco.
Partenza ore 7,30 da C.so Stati Uniti angolo Via San Secondo.
euro 5,00 per gli assistiti
euro 10,00 per gli utenti
Prenotazioni entro le ore 12,00 dell’11 luglio.

Domenica 13 luglio 2014
*Misobolo e lago di Candia*
Dagli amici di cascina Misobolo per una giornata in allegria al lago di Candia! Menù: pranzo al sacco preparato dagli amici di Cascina Misobolo.
Partenza ore 10,00 da C.so Stati Uniti angolo Via San Secondo.
euro 7,00 per gli assistiti
euro 14,00 per gli utenti
Prenotazioni entro le ore 12,00 dell’11 luglio.

Sabato 19 luglio 2014
*Piscina*
Tutti in piscina per rinfrescarsi ed abbronzarsi anche restando in città!
Ritrovo ore 11,00 in C.so Appio Claudio 110.
euro 2,00 per gli assistiti
euro 4,00 per gli utenti
Prenotazioni entro le ore 12,00 del 18 luglio.

Domenica 20 luglio 2014
*Minigolf*
Ritrovo entro le ore 15,30 in Viale Thovez quasi ang. Strada del Morozzo.
euro 2,00 per gli assistiti
euro 4,00 per gli utenti
Prenotazioni entro le ore 12,00 del 18 luglio.

Domenica 20 luglio 2014
*Pizza dei saluti*
Per salutare chi parte per le vacanze con una buona pizza in compagnia!
Ritrovo ore 12,30 in Piazza Nizza 77.
euro 4,00 per gli assistiti
euro 8,00 per gli utenti
Prenotazioni entro le ore 12,00 del 18 luglio.

Per informazioni e prenotazioni:
Tel. 011 543448 – Fax 011 5186080
diapsibandolo@gmail.com

 

(Photo credit: Diapsi Torino)

“Sbagliando s’impara”: a Bologna l’Error Day

“Sbagliando s’impara”. Solo un vecchio modo di dire? Sapete quante invenzioni e scoperte scientifiche sono frutto di un errore? Il fonografo, la penicillina, la dinamite – solo per fare alcuni esempi – sono nate per sbaglio.

Dal 28 febbraio al 2 marzo 2014, Bologna celebra la prima edizione dell’Error Day, che in realtà – ed ecco la prima imperfezione – è una tre giorni, ideata e organizzata dall’artista nuorese Clelia Sedda, che dichiara: “per conoscere e sapere bisogna sbagliare e percorrere nuove strade”. D’altronde, l’etimologia di “errare”, rimanda proprio a “vagare senza meta prefissata”.
Verranno quindi celebrati lapsus, piccoli disguidi, inesattezze, malintesi, sviste, ma anche grossolani strafalcioni, in ogni campo: arte, fumetto, cinema, linguistica, filosofia.

Così la Sedda sul sito del Festival:

Abbagli, sbagli, disguidi, equivoci, omissioni, falli, fallimenti, inesattezze, difetti, malintesi, sviste, lacune, strafalcioni, cantonate, insuccessi e cadute (di gusto e di ginocchia): ecco il comune denominatore dell’umanità… l’errore!
È lui, l’elemento universale nella storia e nella geografia.
Spesso funziona da scarto creativo e diventa l’eccezione inaspettata che chiarisce la regola, aprendo nuove possibilità.
È tragico, ma in alcuni casi molto divertente.
E noi vogliamo celebrare quanto a lui dobbiamo in termini di crescita personale e conoscenza collettiva.
Parole, musica, arti visive, visite guidate, filosofia, ironia, riflessioni, inflessioni, flessioni: erreremo in tutti i modi, coinvolgendo gli errabondi di buona volontà che aspirano alla perfezione ispirandosi all’imperfezione.
Entrate e sbagliatevi tutti!

Dal punto di vista psicologico, tutto ciò è fondato?
Assolutamente sì. Se non si sbagliasse mai, non si crescerebbe, né dal punto di vista personale, né dal punto di vista sociale. L’importante è che, sin dagli anni della scuola, ai bimbi venga insegnato a non temere l’errore, ma a viverlo come opportunità di miglioramento. E non sottovalutiamo, poi, l’importanza di farsi una sana risata sulle proprie mancanze, di coltivare quel prezioso dono che è l’autoironia!

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Dipendenza da internet… e voi, come siete messi?

Vi avevo già parlato delle cosiddette “nuove dipendenze”.

Quelle che avevano maggiormente destato la vostra curiosità, come ho potuto notare dai termini maggiormente ricercati nel mio blog, erano le “web related addictions” (dipendenze correlate al web): “info surfing”, dipendenza da gioco d’azzardo online, da sesso virtuale, da social network, shopping compulsivo online.

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Da quando ho pubblicato il post, molti altri comportamenti sono diventati oggetto di attenzione, come la dipendenza da videogiochi di ruolo online, e, con la sempre crescente diffusione degli smartphone, la dipendenza da cellulare (battezzata “nomofobia”, contrazione di “no-mobile phobia”).

Sul sito di ESC, team di specialisti nel campo delle dipendenze, ho trovato un test (un adattamento dell’ IAT – Internet Addiction Test di Kimberly Young), che permette di scoprire il proprio rapporto con il web… siete curiosi? Non vi resta che provare...

Lizzie Velasquez: “VOI, come vi definte?”

Chi di voi ancora non conosce Lizzie Velasquez? Crudelmente definita “la donna più brutta del mondo”, Lizzie è in realtà malata di una rarissima sindrome (da cui sono affette solo 3 persone al mondo) che le impedisce di ingrassare. Oggi ha 23 anni, e il suo peso non ha mai superato i 29 kg. Inoltre, è cieca da un occhio.

A questo punto si potrebbe immaginare che sia una persona molto infelice, e invece non è così!
Nella sua vita ha passato periodi molto bui. Come quando, il primo giorno d’asilo, si trovò a interagire con bambini che la guardavano come un mostro, mentre lei fino ad allora si era considerata normale. O come quando, teenager, trovò su YouTube il video in cui veniva definita “la donna più brutta del mondo”, con quattro milioni di visualizzazioni e migliaia di commenti sprezzanti, uno dei quali la incitava addirittura al suicidio.
Ma oggi Lizzie – che non si è abbattuta grazie al sostegno incondizionato della sua famiglia – è una motivational speaker, che aiuta gli altri ad accettarsi, a stimarsi, a capire chi si è e dove si vuole andare.
Basti pensare che, alla sua nascita, i medici dissero ai suoi genitori che probabilmente non sarebbe mai stata in grado di parlare, né di camminare, mentre lei ha addirittura frequentato l’università!

Questo è un suo discorso, tenuto alla Conferenza TEDxAustinWomen. Il video sta facendo il giro del mondo, e qui c’è una versione sottotitolata in italiano:

 

Lizzie si è chiesta: “Lascerò che sia chi mi chiama mostro, a definirmi, chi mi dice di uccidermi? No, saranno i miei successi, le mie soddisfazioni, e non il mio aspetto, o la mia sindrome”. E a sua volta chiede al suo pubblico: Voi, come vi definite?”

Lizzie ha anche scritto due libri, per ora disponibili in inglese e spagnolo. Il terzo è in preparazione.

Questo è il suo sito web.

“Psicologia e Scacchi”: a Padova una serata per scoprirne i segreti

Giovedì 23 gennaio 2014, alle ore 18.30
BrainCare organizza la serata dal tema
“Psicologia e Scacchi”
Via Fornace Morandi 24 – Padova

Durante il corso della serata interverrà Federico Manca, maestro internazionale del gioco degli scacchi, che porterà a scoprire i segreti di questo affascinante gioco di strategia che richiede l’utilizzo di complesse abilità mentali.
Quali sono le strategie cognitive che vengono messe in atto dai giocatori di scacchi?
Quali funzioni cognitive vengono attivate dal gioco degli scacchi?
Come questo gioco aiuta a tenere attiva la nostra mente ad ogni età?

Prenota il tuo posto chiamando il numero 049.8176700 o scrivendo a info@braincare.it.

 

(Photo by Charlie Solorzano on Unsplash)

Ricomincia l’Alzheimer Caffè Torino

Il 22 gennaio prenderà il via l’Edizione 2014 dell’Alzheimer Caffè Torino presso Spazzi – La Locanda degli Arrivanti (via Virle 21) dalle 15.00 alle 18.00, promossa dall’Associazione A.S.V.A.D..

L’Alzheimer Caffè è un luogo di incontro per i familiari dei malati di Alzheimer, dove trascorrere qualche ora in compagnia e condividere i propri pensieri e sentimenti con il supporto di esperti, e dove tenersi aggiornati e saperne di più sulla malattia, oltre che ricevere consigli utili su come convivere con essa.

Il progetto è promosso dall’Associazione A.S.V.A.D., che dal 1990 svolge la sua attività a sostegno di persone in difficoltà ed in particolare alle famiglie dei malati di Alzheimer, in collaborazione con gli psicologi del Centro di Salute Psicofisica, che saranno presenti ad ogni incontro per informare e dare sostegno ai familiari dei malati.

Ecco il Calendario degli incontri 2014:

22 gennaio
19 febbraio
19 marzo
23 aprile
21 maggio
18 giugno
24 settembre
22 ottobre
19 novembre
17 dicembre

Per informazioni: 333-6525409 – info@asvadotino.org – www.asvadtorino.org

Il blog della psicologa