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Giornata Mondiale per la Lotta contro l’AIDS 2014

Oggi, 1° dicembre, è la Giornata Mondiale per la Lotta contro l’AIDS.

Dal 1981 l’AIDS ha ucciso oltre 25 milioni di persone, diventando una delle epidemie più distruttive che la storia ricordi.

L’andamento dell’epidemia nei 53 paesi della regione Europea e dell’Asia Centrale è stato presentato a Roma il 27 e 28 novembre durante la conferenza “Fight against HIV/AIDS ten years after the Dublin Declaration: Leaving no One Behind – Ending AIDS in Europe”.

Quella che è stata presentata a Roma è una situazione drammatica, che colloca l’Europa dell’Est e i paesi dell’Asia Centrale in una situazione peggiore dell’Africa Subsahariana, dove – negli ultimi 4 anni – importanti progressi sono stati raggiunti e dove l’accesso al trattamento antiretrovirale è aumentato, ragione per la quale si è vista una diminuzione delle nuove infezioni.

La Società Civile presente a Roma ha chiesto a gran voce ai leader europei di mettere fine a questa epidemia, cambiando le proprie politiche e stanziando risorse. Senza un impegno massiccio per i prossimi anni, l’Europa rischia di rimanere indietro e di non raggiungere l’obiettivo fissato da UNAIDS: porre fine alla pandemia di AIDS entro il 2030.

A questo link potete leggere il comunicato stampa completo della LILA.

Qui troverete un’interessante articolo di Wired circa i falsi miti e le bufale pseudoscientifiche che circolano riguardo all’HIV.

E infine, a questo link, un elenco delle iniziative promosse dalla LILA in tutta Italia.

Cosa significa fare qualcosa “come una ragazza”?

Utilizzare l’espressione “come una ragazza” come insulto è un colpo basso nei confronti di ogni ragazza adolescente. Dal momento che la pubertà non è propriamente una passeggiata, pensate all’impatto di questa brutta abitudine linguistica sulla fiducia in se stessa di una ragazzina.
Always (marchio di prodotti intimi femminili) ha dato il via ad una campagna pubblicitaria dal risvolto sociale: l’obiettivo è aiutare le ragazze a mantenere la fiducia in sé durante la pubertà e oltre, mostrando loro che fare le cose #LikeAGirl è bellissimo.

“Nel mio lavoro di documentarista, ho assistito in prima persona alla crisi di fiducia tra le ragazze e agli effetti negativi degli stereotipi”, ha detto Lauren Greenfield, regista del video #LikeAGirl. “Quando si usano le parole ‘come una ragazza’, intendendo qualcosa di brutto, si è profondamente svilenti.” “Sono entusiasta di far parte del movimento che mira a trasformare ‘come una ragazza’ in un’affermazione positiva.”

Non mi resta che lasciarvi godere il video. Purtroppo non ne esiste ancora una bella versione sottotitolata in italiano, perciò riassumo brevemente il contenuto per chi non sapesse l’inglese. La regista chiede a ragazze e ragazzi di diverse età di compiere alcune azioni (correre, combattere, lanciare) “come una ragazza” (espressione che in inglese ha accezione negativa, come il nostro “da femminuccia”).
Si vede immediatamente che le più piccole sono le meno influenzate culturalmente, e quindi corrono, combattono, lanciano… esattamente come lo farebbero nella loro vita quotidiana, dato che… loro sono delle ragazze.
Alla fine del video, se ne sono convinte anche le adulte.

Se volete vedere qualche altro bello spot dedicato al mondo femminile, vi segnalo un mio vecchio post sulla campagna “Real Beauty” di Dove, e questo recente sulle paure delle donne.

10 settembre 2014 – 50 anni di Telefono Amico

Un giorno particolare, il 10 settembre, e un anno speciale, il 2014.
In quel giorno infatti ricorre la Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio, e nel 2014 l’Associazione Telefono Amico Italia compie 50 anni. Mezzo secolo di attività sul fronte del contrasto alla solitudine e dell’ascolto di quanti vivono momenti di disagio e difficoltà.

In occasione di questo importante traguardo, l’Associazione organizza una Tavola Rotonda per riflettere, con l’aiuto di esperti, sul tema della prevenzione al suicidio da un punto di vista sociale.
L’appuntamento è il 10 settembre alle ore 18.00, presso lo Spazio Incontri della Regione Piemonte, in corso Stati Uniti 23 a Torino.
L’obiettivo è sensibilizzare sull’importanza della prevenzione, delle relazioni amicali e del contributo che ciascuno può dare nel relazionarsi con gli altri.
Sono stati invitati a confrontarsi Raffaella Vitale, Direzione regionale politiche sociali e politiche per la famiglia, Paolo Griseri, giornalista di Repubblica, Alessandro Meluzzi, psicologo, narratore e docente universitario, Roberto Cardaci, sociologo, e Pierluigi Dovis, Direttore della Caritas regionale.

L’incontro rientra nel Progetto “1964-2014. A friend for life”, ampia serie di iniziative realizzate da Telefono Amico in occasione del cinquantenario, che si concluderanno il 22 dicembre di quest’anno. Un percorso fatto di incontri, stand in piazza e molto altro per promuovere la cultura dell’ascolto e coinvolgere il pubblico nell’instancabile attività dei volontari, che in questo mezzo secolo hanno risposto ad oltre 1.500.000 telefonate.

Per approfondimenti sul progetto cliccate qui.
Per il calendario completo degli appuntamenti cliccate qui.

Potete seguire Telefono Amico su FacebookTwitter, e YouTube.

Servizio Emergenza Anziani: la solidarietà non va in vacanza

La vecchiaia può essere un peso solo per chi è solo, mentre è una stagione da vivere per chi è sostenuto e incoraggiato.
Il S.E.A., Servizio Emergenza Anziani, aiuta l’anziano a vivere con serenità e con speranza i suoi “tanti anni”.
Non possiamo aggiungere anni alla tua vita, vogliamo aggiungere vita ai tuoi anni”, è lo slogan dell’Associazione, che opera nella Città di Torino, nelle circoscrizioni 1, 4, 8, 9 e 10 e offre i seguenti servizi gratuiti:

  • sportello di orientamento ai servizi, per agevolare la loro fruizione e il disbrigo di varie pratiche;
  • acquisto viveri, medicinali, accompagnamento per la spesa, per pratiche presso uffici, per ritiro pensione;
  • accompagnamento in auto per visite mediche e terapie presso ambulatori ed ospedali;
  • raccordo domicilio-ospedale dopo le dimissioni, con accompagnamento in auto ed affiancamento in ospedale;
  • visite di compagnia e accompagnamento per passeggiate e per momenti di svago;
  • pronto farmaco festivo, con consegna urgente di medicinali;
  • animazione: con incontri e gite per promuovere la socializzazione, per vincere la solitudine e l’isolamento.

Il S.E.A. è alla ricerca di volontari anche solo per il periodo estivo, per non mandare in vacanza la solidarietà.

Per saperne di più potete:

  • telefonare allo 011.4366013 – numero verde 800.812.068.
  • presentarvi presso la sede di via Cassini 14 lunedì, mercoledì e venerdì dalle 15.00 alle 18.00; martedì, giovedì e sabato dalle 09.00 alle 12.00.
  • scrivere a: seanziani.torino@gmail.com.

 

 

(Photo credit: Darkest on GoodFon)

Lizzie Velasquez: “VOI, come vi definte?”

Chi di voi ancora non conosce Lizzie Velasquez? Crudelmente definita “la donna più brutta del mondo”, Lizzie è in realtà malata di una rarissima sindrome (da cui sono affette solo 3 persone al mondo) che le impedisce di ingrassare. Oggi ha 23 anni, e il suo peso non ha mai superato i 29 kg. Inoltre, è cieca da un occhio.

A questo punto si potrebbe immaginare che sia una persona molto infelice, e invece non è così!
Nella sua vita ha passato periodi molto bui. Come quando, il primo giorno d’asilo, si trovò a interagire con bambini che la guardavano come un mostro, mentre lei fino ad allora si era considerata normale. O come quando, teenager, trovò su YouTube il video in cui veniva definita “la donna più brutta del mondo”, con quattro milioni di visualizzazioni e migliaia di commenti sprezzanti, uno dei quali la incitava addirittura al suicidio.
Ma oggi Lizzie – che non si è abbattuta grazie al sostegno incondizionato della sua famiglia – è una motivational speaker, che aiuta gli altri ad accettarsi, a stimarsi, a capire chi si è e dove si vuole andare.
Basti pensare che, alla sua nascita, i medici dissero ai suoi genitori che probabilmente non sarebbe mai stata in grado di parlare, né di camminare, mentre lei ha addirittura frequentato l’università!

Questo è un suo discorso, tenuto alla Conferenza TEDxAustinWomen. Il video sta facendo il giro del mondo, e qui c’è una versione sottotitolata in italiano:

 

Lizzie si è chiesta: “Lascerò che sia chi mi chiama mostro, a definirmi, chi mi dice di uccidermi? No, saranno i miei successi, le mie soddisfazioni, e non il mio aspetto, o la mia sindrome”. E a sua volta chiede al suo pubblico: Voi, come vi definite?”

Lizzie ha anche scritto due libri, per ora disponibili in inglese e spagnolo. Il terzo è in preparazione.

Questo è il suo sito web.

“Psicologo in Farmacia” in Piemonte: Cuneo, Torino e Alessandria

Ricordate il progetto «Psicologo in farmacia», di cui vi avevo parlato circa un anno fa?

Conclusa la fase sperimentale nelle province di Cuneo e Torino, è stato siglato un protocollo d’intesa tra Ordine degli Psicologi, Ordine dei Farmacisti e Federfarma. Il progetto è ora attivo anche ad Alessandria!  Continua a leggere “Psicologo in Farmacia” in Piemonte: Cuneo, Torino e Alessandria

Tenere un diario: un toccasana per mente e corpo

Un articolo del Time, ripreso da Wired Italia, riporta una notizia molto interessante: tenere un diario è un toccasana per la mente e il corpo. Prendere carta e penna per dare sfogo ai propri pensieri e sentimenti aiuta anche la guarigione della pelle lesa, dimezzando addirittura i tempi di guarigione.

Lo studio è stato condotto all’Università di Auckland, (Nuova Zelanda), da un gruppo di ricerca guidato dalla dott.ssa Elizabeth Broadbent.

La ricerca ha visto protagoniste 49 persone anziane, in salute, tra i 64 e i 97 anni. In questa fascia d’età la rimarginazione della pelle è particolarmente delicata e lenta. I partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi: il primo ha dedicato 20 minuti al giorno alla descrizione dell’evento più traumatico della propria vita, in modo aperto e sincero, esprimendo, se possibile, emozioni e pensieri dei quali non avevano mai fatto parola con nessuno.
All’altro gruppo di partecipanti invece è stato chiesto di scrivere semplicemente i loro piani per il giorno dopo, senza menzionare i propri stati d’animo, sempre per 20 minuti al giorno. 

Continua a leggere Tenere un diario: un toccasana per mente e corpo

Usare Facebook rende infelici? La ricerca sembra dirci di sì…

Sul numero di oggi dell’Economist è apparso un interessante articolo, il cui titolo, tradotto, suona più o meno così: “Facebook nuoce alla salute – Fatevi una vita! – L’uso dei social network sembra rendere le persone più infelici”.

Uno studio appena pubblicato dalla Public Library of Science, condotto da Ethan Kross (University of Michigan) e Philippe Verduyn (Università di Leuven, Belgio) ha mostrato che più si usa facebook, più si è insoddisfatti della propria vita.

Sad-Keyboard

Studi precedenti avevano dimostrato che l’uso di Facebook è associato a gelosia, tensione sociale, isolamento, depressione.
Questi studi però erano tutti trasversali, cioè fotografavano la situazione in un momento preciso. Il rischio di questo tipo di studi è quello di non poter distinguere causa ed effetto: chi si sente depresso passa più tempo su internet, o passare più tempo su internet rende infelici?  Continua a leggere Usare Facebook rende infelici? La ricerca sembra dirci di sì…

La vera bellezza: quando la pubblicità non nuoce all’autostima delle donne.

La Dove, da 10 anni ormai, è nota per la sua campagna pubblicitaria “Real Beauty”, che mira a stimolare una diversa concezione della “bellezza” femminile, campagna che ha vinto un Grand Prix a Cannes nel 2007.

Tra gli spot più recenti, ricordiamo “Dove Real Beauty Sketches”, lanciato in Brasile, Australia, Canada e Stati Uniti il 15 aprile 2013.
Lo spot mostra come le donne siano le principali critiche di se stesse. Il video, in poche settimane, ha raggiunto su YouTube quasi 6 milioni di visualizzazioni in Italia. Protagoniste sono 7 donne e un ritrattista forense, che ha realizzato per ciascuna due identikit: uno basato sulla descrizione delle dirette interessate (che lui non aveva mai visto in volto), l’altro basato sulla descrizione di alcuni estranei che le avevano incontrate. I ritratti realizzati dal punto di vista della persona estranea rappresentavano sempre una donna più bella e solare. Con questa campagna, Dove invita le donne a vedere il bello che c’è in ognuna di loro, perchè… “sei più bella di quanto credi!”. Dopo il grande successo riscosso sul web, lo spot è stato trasmesso in TV nel mese di maggio, all’interno di Carosello Reloaded, il contenitore di spot in onda su Rai 1.

L’ultima idea dei creativi Dove, invece, è più di un semplice spot. “Thought Before Action” mira a “colpire” direttamente i responsabili dell’alterazione della nostra percezione della bellezza: direttori artistici, grafici e coloro che ritoccano le foto. Una “Beautify action” (“abbellisci”) per Photoshop è stata caricata sui siti che queste figure professionali frequentano abitualmente, disponibile per un download gratuito. Pubblicizzato come un effetto luce per la pelle, era in realtà un comando che ripristinava le foto modificate all’originale…

Sarà bastato per promuovere un esame di coscienza nei “ritoccatori di bellezza”? Forse no, ma ritengo che la risonanza della campagna sia importante soprattutto per le donne stesse. Personalmente spero con tutto il cuore che ogni donna possa amare il proprio corpo per quello che è. Certo, mantenendolo in forma e in salute, e abbellendolo quanto e come ritiene, ma senza seguire canoni estetici irraggiungibili proprio perché irreali.

 

(Photo credit: Dove)

Giornata Internazionale contro l’omofobia e la transfobia – 17 maggio 2013

Dal 2007, il 17 maggio di ogni anno si celebra la Giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia, momento di riflessioni e azioni per denunciare e lottare contro ogni violenza fisica, morale o simbolica legata all’orientamento sessuale.

IDAHO

Il 17 maggio è stato scelto perché è la ricorrenza dalla rimozione dell’omosessualità dalla lista delle malattie mentali nella classificazione internazionale delle malattie pubblicata dall’Organizzazione mondiale della sanità avvenuta nel 1990.

Per il 17 maggio 2013,  la Città di Torino, considerato il valore civile della ricorrenza, aderisce alla celebrazione d

ella Giornata Internazionale contro l’omofobia e la transfobia sia attraverso proprie iniziative, sia coordinando un programma di eventi realizzati sul territorio cittadino, provinciale e regionale in sinergia con i Servizi della Città di Torino, gli altri Enti istituzionali, il Coordinamento Torino Pride e le associazioni del territorio,

Il Servizio LGBT della Città di Torino, in accordo con il Coordinamento Torino Pride GLBT, ha indicato come tema guida degli eventi realizzati sul territorio locale il tema della pluralità delle forme familiari, con un’attenzione particolare alle famiglie con genitori omosessuali e alle famiglie con figlie e figli lesbiche, gay, bisessuali e transgender. Tale tema si pone in continuità con quello scelto dal Coordinamento Torino Pride GLBT per il Pride regionale che si svolgerà nella nostra città l’8 giugno.

Qui il programma delle iniziative promosse dalla Città di Torino.

A breve vi aggiornerò su altre attività proposte nel territorio piemontese.

Photo © azyllama / Shutterstock